
Il territorio lodigiano ha una vocazione agricola millenaria. Nel cuore della pianura padana, con i suoi tre fiumi, l’Adda, il Lambro e il Po', con le sue tenui colline di San Colombano, Graffignana e Miradolo e le sue estensioni coltivate è terra fertile, ricca di unicità e di eccellenze gastronomiche. Una terra che ha dato molto, ma che negli ultimi decenni si è impoverita puntando sulla coltivazione di mais, a uso prevalentemente zootecnico, con un abbandono delle campagne e delle numerose cascine ancora presenti e con un innalzamento dei livelli di inquinamento ambientale.
Per le realtà sociali del territorio la buona terra lodigiana sta diventando nuovamente fertile, con il nascere di attività e progetti tesi a rivitalizzare la vocazione del territorio, facendo bene alle persone fragili e all’ambiente. Alle persone fragili che nell’agricoltura trovano una dimensione lavorativa adeguata a rimettersi in gioco e all’ambiente con l’adozione di tecniche agricole sostenibili e integrate.
Queste realtà hanno cominciato a lavorare insieme, a confrontarsi, a ideare nuove strade per l’inserimento dei più fragili, riconoscendo che insieme è più facile crescere, è più facile costruire.